Consiglio di Stato sentenza n. 210 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:210SENT

Massima

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Il Comune di Milano, in forza di una convenzione urbanistica stipulata nel 1942, aveva l'obbligo di trasferire la proprietà di determinate aree ai privati contraenti, condizionatamente all'approvazione di un piano particolareggiato. Tuttavia, nel corso degli anni, la disciplina urbanistica dell'area è stata più volte modificata, rendendo impossibile l'attuazione della convenzione originaria. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la convenzione del 1942 fosse da considerarsi risolta per sopravvenuta impossibilità della prestazione, in quanto le successive pianificazioni urbanistiche, a partire dal Piano di Ricostruzione del 1949 e fino al Piano Regolatore Generale del 1953, avevano introdotto previsioni incompatibili con quelle della convenzione, senza che tale impossibilità fosse imputabile al Comune. Pertanto, il Comune non è tenuto al trasferimento della proprietà delle aree in favore dei privati contraenti, né alla restituzione delle somme da questi versate, in quanto la relativa pretesa risulta prescritta. Il potere di gestione dello sviluppo urbanistico del territorio, infatti, permane costantemente in capo all'autorità locale, che può adottare nuove pianificazioni anche in deroga a precedenti accordi, purché ciò sia giustificato da obiettive esigenze di corretta gestione del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/01/2024

N. 00210/2024REG.PROV.COLL.

N. 08614/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8614 del 2018, proposto da ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza dei Caprettari, n. 70

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Polibio, n. 15

per la…

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