Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18103 del 24 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18103PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La minaccia, per integrare il delitto di violenza privata, anche nella forma tentata, deve essere idonea a comprimere coattivamente la libertà di autodeterminazione e di azione della persona offesa, determinandola a tenere un comportamento contrario alla propria volontà o comunque a determinarsi in modo diverso da quello programmato. Pertanto, la mera prospettazione di rendere pubbliche presunte irregolarità, pur se proveniente da soggetto qualificato e riguardante persona estranea ai rapporti tra le parti, non integra il reato di violenza privata quando non risulta che la condotta minacciosa abbia effettivamente condizionato il comportamento della persona offesa, la quale non sia stata in alcun modo intimidita e non si sia determinata a tenere una condotta diversa da quella programmata. La valutazione della concreta idoneità della minaccia a limitare la libertà di autodeterminazione della persona offesa è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui decisione non può essere sindacata in sede di legittimità se sorretta da motivazione logica e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Firenze;
nel processo a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Lucca del 11/05/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Mazzotta Gabriele che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito il difensore avv. (OMISSI…

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