Il potere di annullamento dei titoli edilizi da parte della Provincia, previsto dall'art. 39 del D.P.R. 380/2001 e dall'art. 53 della L.R. 16/2008, può essere esercitato anche in presenza di un regolare permesso di costruire rilasciato dal Comune, qualora l'intervento edilizio realizzi una lottizzazione abusiva, in contrasto con la pianificazione urbanistica e paesaggistica vigente. La fattispecie di lottizzazione abusiva sussiste quando le opere, pur singolarmente autorizzate, comportano complessivamente una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, senza la preventiva pianificazione e autorizzazione alla lottizzazione, vanificando la potestà pianificatoria dell'amministrazione e determinando un carico urbanistico non compatibile con le esigenze di finanza pubblica e di ordinato sviluppo degli insediamenti. L'annullamento del titolo edilizio in tali casi è legittimo, anche in assenza di una specifica contestazione delle violazioni al titolare del permesso, essendo sufficiente che l'amministrazione provinciale abbia comunicato le illegittimità riscontrate e invitato a presentare controdeduzioni. Inoltre, il potere di annullamento spetta al funzionario provinciale competente in materia di abusivismo edilizio, in forza di una valida delega, senza che rilevi l'eventuale mancanza di una specifica contestazione delle violazioni al titolare del permesso.