Il dipendente pubblico che si allontana dal luogo di lavoro senza timbrare il badge, lucrando sulle ore di lavoro non svolte e sull'erogazione di buoni pasto non dovuti, e che accede abusivamente al sistema elettronico per apportare correzioni agli orari di presenza propri e dei colleghi, al di fuori dei presupposti richiesti, integra i reati di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico. Tali condotte, caratterizzate da reiterazione e molteplicità degli episodi delittuosi, giustificano l'applicazione della misura cautelare della sospensione dall'esercizio del pubblico servizio, in quanto idonee a dimostrare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, nonostante eventuali giustificazioni addotte dall'indagato in relazione a specifici episodi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di norme di legge.