Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 25 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:25SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso proposto da una società esercente un'attività di ristorazione avverso il diniego dell'istanza di riesame del piano di massima occupabilità di una piazza, ha affermato il principio secondo cui l'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità nella regolamentazione della viabilità e dell'occupazione del suolo pubblico, può legittimamente privilegiare la tutela del patrimonio storico-culturale rispetto alle esigenze degli operatori commerciali, purché tale bilanciamento di interessi sia ragionevole, proporzionato e adeguatamente motivato. In particolare, il Tribunale ha ritenuto che il diniego di occupazione di suolo pubblico con tavolini e sedie dinanzi al locale della ricorrente, motivato dalla necessità di salvaguardare il cono visivo di un palazzo monumentale, non fosse viziato da illogicità manifesta o travisamento dei fatti, non essendo sufficiente una perizia tecnica di parte a dimostrare l'assenza di pregiudizio al bene tutelato. Inoltre, il Tribunale ha escluso che la mancata convocazione di una conferenza di servizi o la mancata partecipazione di un determinato ufficio comunale al procedimento abbiano inficiato la legittimità del provvedimento, in assenza di una specifica indicazione da parte del ricorrente circa i profili su cui avrebbe potuto utilmente interloquire. Infine, il Tribunale ha ritenuto che le determinazioni dirigenziali adottate dal corpo di polizia municipale per modificare la disciplina della sosta e della viabilità nell'area fossero motivate da ragioni di celerità e urgenza, rientrando nella discrezionalità dell'amministrazione la regolamentazione del traffico urbano, senza che ciò integrasse un vizio di incompetenza o di illogicità manifesta.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/01/2023

N. 00025/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03650/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3650 del 2018, proposto da
Area 30 S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio legale in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice, n. 4;

contro

Roma capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Rosalda Rocchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via del Tempio di Giove 21;

e con l'intervento di

ad adiu…

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