Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21713 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21713PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un soggetto indiziato di appartenere ad associazioni di stampo mafioso richiede l'accertamento dell'attualità della sua pericolosità sociale, valutata alla luce degli specifici elementi di fatto desumibili dal caso concreto, senza che tale accertamento possa fondarsi unicamente sulla presunzione di persistenza del vincolo associativo derivante dalla pregressa condanna per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. Pur essendo possibile applicare tale presunzione semplice relativa alla stabilità del legame con l'associazione mafiosa, qualora sussistano elementi sintomatici della partecipazione del proposto al sodalizio, tale presunzione deve essere verificata alla luce di ulteriori dati fattuali, non potendo costituire l'unico fondamento dell'accertamento dell'attualità della pericolosità. Pertanto, il giudice è tenuto a motivare in modo adeguato e puntuale sulla persistenza di tale pericolosità, valorizzando gli specifici elementi di fatto, anche comportamentali, che consentano di ritenere attuale il pericolo di recidiva del soggetto, in assenza dei quali la misura di prevenzione non può essere legittimamente applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Serg - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Mari - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS),nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/10/2018 della Corte d'appello di Napoli;
sentita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Sergio Di Paola;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, Dott. Aniello Roberto, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Napoli, con decreto in data 23 ottobre 2018, ha confermato il provvedimento del Tribunale di Napoli che aveva ap…

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