Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Società Immobiliare (...) S.r.l. avverso il decreto di occupazione d'urgenza e gli atti connessi, ha affermato il seguente principio di diritto: La convenzione di lottizzazione stipulata tra il Comune e il precedente proprietario dei terreni costituisce l'atto comportante la dichiarazione di pubblica utilità, in cui sono stati definiti tutti gli aspetti della cessione delle aree da espropriare. Pertanto, la successiva delibera comunale di "localizzazione" delle aree destinate all'edilizia residenziale pubblica si pone come atto meramente esecutivo, rispetto al quale non è necessaria la comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 della legge n. 241/1990, non essendovi alcuna concreta esigenza di stimolare la partecipazione dei privati, essendo questa già avvenuta nella fase precedente e avendo portato alla definizione consensuale di tutti i termini dell'espropriazione. Inoltre, il Tribunale ha ritenuto ammissibile la domanda riconvenzionale proposta dal Comune, volta all'esecuzione specifica ex art. 2932 c.c. dell'obbligo di cessione delle aree gravante sull'attuale proprietario in forza della convenzione di lottizzazione, in quanto rientrante nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. n. 80/1998 e dell'art. 11, comma 5, della legge n. 241/1990. A tal fine, il Tribunale ha ritenuto che l'offerta dell'indennità di esproprio effettuata dal Comune alla precedente proprietaria fosse validamente formulata ai fini dell'art. 2932 c.c., in quanto la successiva cessione delle aree alla ricorrente non era stata ritualmente notificata al Comune, come previsto dall'art. 1407, comma 2, c.c. in tema di cessione di contratto. Pertanto, il Tribunale ha respinto il ricorso principale e accolto la domanda riconvenzionale, disponendo il trasferimento coattivo della proprietà delle aree in favore del Comune.