Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1031 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:1031SENT

Massima

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L'occupazione abusiva di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, in assenza di un provvedimento di assegnazione, non può dare luogo ad alcun valido ed efficace rapporto tra l'ente proprietario o gestore dell'immobile e l'occupante, poiché il provvedimento di rilascio intimato all'occupante abusivo è atto essenzialmente vincolato e correttamente motivato sulla scorta del solo suo presupposto applicativo. Ciò in quanto l'assegnazione di un alloggio ERP presuppone, in via ordinaria, la partecipazione a una procedura concorsuale regolata mediante apposito bando debitamente pubblicato, in deroga alla quale il regolamento regionale prevede talune ipotesi di assegnazione "in deroga" ai requisiti ordinari. Pertanto, l'occupazione e il godimento di fatto di tali alloggi in mancanza di un provvedimento di assegnazione non può dare luogo ad alcun valido ed efficace rapporto tra l'ente proprietario o gestore dell'immobile e l'occupante, onde il provvedimento di rilascio intimato all'occupante abusivo è atto essenzialmente vincolato correttamente motivato sulla scorta del solo suo presupposto applicativo. Ciò anche in considerazione del fatto che una normativa che consolidasse situazioni di fatto costituitesi illegalmente a danno di assegnatari già individuati in pubbliche graduatorie, sarebbe causa di ben più gravi e durature tensioni sociali, oltre che esempio di diseducazione civile, dimostrandosi ai cittadini rispettosi delle leggi che essi, anziché tutelati, sono spogliati delle loro spettanze a favore di chi, anche se spinto dall'impulso di soddisfare l'esigenza fondamentale dell'abitazione, ha violato la legge. Pertanto, il presupposto dell'art. 24, comma 2, del regolamento regionale n. 1 del 2004 risulta pacificamente integrato, non potendo lo stato di necessità valere a scriminare l'occupazione abusiva, in quanto trattasi di sanzione ripristinatoria e non di rimedio definitivo al bisogno alloggiativo, tanto più in situazioni di pericolo non transitorie e circoscritte, bensì croniche e destinate a protrarsi nel tempo. Ciò non esclude, tuttavia, che l'Amministrazione debba valutare, nel procedimento di rilascio, le condizioni personali di bisogno del ricorrente e l'assenza di cause di esclusione della responsabilità in ordine all'occupazione dell'alloggio, in applicazione dei principi di buona amministrazione e di tutela dei diritti sociali dell'individuo.

Sentenza completa

N. 01740/2008
REG.RIC.

N. 01031/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01740/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1740 del 2008, proposto da:
TACCONI MARIA ROSA, rappresentata e difesa dall’avv. Sabrina Greco, presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Milano, via Rugabella, n. 17

contro

AZIENDA LOMBARDA EDILIZIA RESIDENZIALE MILANO, rappresentata e difesa dall’avv. Irene Comizzoli domiciliata nella sede dell’Azienda in Milano, Viale Romagna, n. 26

per l’annullamento

- del decreto di rilascio ex art. 24 Reg. Reg. Lombardia n. 1/04 emesso il 10 aprile 2008 e notificato al ricorrente il 15 aprile 2008.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudi…

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