Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50811 del 28 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50811PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, a seguito di annullamento con rinvio per vizio di motivazione, è vincolato dal divieto di fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di Cassazione, ma resta libero di pervenire, in base ad argomentazioni diverse da quelle censurate in sede di legittimità ovvero integrando e completando quelle già svolte, allo stesso risultato decisorio della pronuncia annullata, potendo rivisitare il fatto con pieno apprezzamento e autonomia di giudizio e giungere, in esito alla compiuta rivisitazione, a soluzioni diverse da quelle del precedente giudice di merito o condividerne le conclusioni, purché motivi il proprio convincimento con argomenti diversi da quelli ritenuti illogici o carenti in sede di legittimità. Il giudice di rinvio, nel valutare le dichiarazioni di persone imputate in procedimento connesso, deve applicare correttamente le regole metodologiche fissate dalla giurisprudenza di legittimità, verificandone l'attendibilità intrinseca e la sussistenza di elementi di riscontro "individualizzanti" asseverativi dei dati storici oggetto delle propalazioni, senza essere vincolato dagli eventuali elementi di fatto e valutazioni contenute nella pronuncia di annullamento, che rilevano esclusivamente come punti di riferimento al fine dell'individuazione del vizio o dei vizi segnalati e non come dati che si impongono per la decisione demandatagli. L'omesso esame da parte della Corte di Cassazione di motivi di ricorso non manifestamente infondati non dà luogo ad un errore di fatto e alla conseguente rescissione della sentenza impugnata, quando i motivi pretermessi siano da rigettare, in quanto l'interesse all'impugnazione straordinaria non risulta puntualmente chiarito e la decisione ha comunque contenuto valutativo, trattandosi di un errore di giudizio e non di fatto, come tale escluso dall'orizzonte del rimedio straordinario previsto dall'art. 625-bis c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2015 della Corte di Cassazione;
esaminati gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere Giacomo Paoloni;
udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS) (in sostituzione del…

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