Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51259 del 30 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51259PEN

Massima

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Il giudizio di ammissibilità della richiesta di revisione fondata su nuove prove deve essere condotto mediante una sommaria delibazione della loro astratta idoneità a condurre il ragionamento probatorio ad un esito diverso, favorevole al proscioglimento del condannato, superando la valutazione delle prove già raccolte nel giudizio di cognizione. Tuttavia, le dichiarazioni de relato di collaboratori di giustizia che individuano esecutori materiali diversi dai condannati, pur convergenti nell'escluderne la responsabilità, non possono ritenersi astrattamente idonee a rimuovere il giudicato, in assenza di un accertamento irrevocabile della loro attendibilità e conferenza. Analogamente, le dichiarazioni di soggetti che non erano presenti sulla scena del delitto, anche se potenzialmente rilevanti ai fini della prova della natura calunniosa delle prove poste a fondamento della condanna, non possono essere valutate incidentalmente nel giudizio di revisione, richiedendo un autonomo accertamento della falsità di un elemento di prova. Pertanto, il giudice di revisione, nel valutare la ammissibilità della richiesta, deve apprezzare l'astratta idoneità delle nuove prove a incidere favorevolmente sul giudizio di colpevolezza già formulato, tenendo conto del loro grado di affidabilità e conferenza, senza poter procedere ad un accertamento incidentale della falsità di elementi di prova o della natura calunniosa di dichiarazioni testimoniali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
difensore di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 17 dicembre 2014 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la richiesta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha chiesto di annullare l'ordinanza con rinvio per il giudi…

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