Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35604 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35604PEN

Massima

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Il dolo del reato di furto aggravato sussiste quando la condotta dell'agente, anche se inizialmente finalizzata al mero divertimento, si concretizza nell'effettivo impossessamento della merce mediante manomissione e danneggiamento della stessa, escludendo così l'intento meramente ludico. L'aggravante della violenza sulle cose è integrata ogni qualvolta l'azione dell'agente alteri la complessiva consistenza originaria della merce, come nel caso di rimozione di dispositivi antitaccheggio o rottura di confezioni, a prescindere dall'entità del danno arrecato. Tali circostanze, accertate in fatto dal giudice di merito sulla base di una motivazione logica e immune da vizi, sono sufficienti a configurare il dolo del reato di furto aggravato, non potendo essere escluso sulla base di una mera finalità ludica iniziale, non concretizzatasi nei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GO. BE. , N. IL (OMESSO);

2) DR. SU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1955/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 25/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale, Dott. Enrico Delehaye, che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi;

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