Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8452 del 4 marzo 2005

ECLI:IT:CASS:2005:8452PEN

Massima

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Il giudice, nel decidere sulla richiesta di revoca di una misura cautelare, non è obbligato a procedere a nuovo interrogatorio dell'imputato qualora la richiesta non alleghi elementi nuovi o diversi rispetto a quelli già valutati in precedenza. Il Tribunale, nel rigettare l'appello avverso l'ordinanza che ha mantenuto la misura cautelare, può legittimamente limitarsi a rilevare l'assenza di sopravvenienze, senza necessità di una risposta analitica a tutte le argomentazioni difensive, quando queste ripropongano tematiche già oggetto di precedente valutazione cautelare. In tali ipotesi, l'impugnazione mira a una decisione di merito preclusa in sede di riesame, rendendo il ricorso inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: CALABRESE RENATO LUIGI - PRESIDENTE ROTELLA MARIO - CONSIGLIERE NAPPI ANIELLO - CONSIGLIERE FUMO MAURIZIO - CONSIGLIERE VESSICHELLI MARIA - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: 1) Ma. Ag. Do. Ve. N. IL (...) avverso ORDINANZA del 04/08/2004 TRIB. LIBERTA' di PALERMO sentita la relazione fatta dal Consigliere ROTELLA MARIO; sentite le conclusioni del P.G. Dott. G. Izzo, di inammissibilità. RITENUTO 1 - Il Tribunale di Palermo ha rigettato il 4-5.8.04 l'appello di Ma. Ag. Do. Ve., avverso l'ordinanza del GIP di Agrigento 3.7.04, che rigetta l'istanza di revoca della misura degli arresti domiciliari, applicata per art. 416 c. p. e reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, rilevando il permanere del quadro indi…

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