Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, può disporre l'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale passato in giudicato che condanna l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro, nominando un commissario ad acta qualora l'amministrazione rimanga inadempiente. In tal caso, il giudice può altresì condannare l'amministrazione al pagamento di una penalità di mora ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. e) del codice del processo amministrativo, a decorrere dal sessantesimo giorno dalla notificazione o comunicazione della sentenza, fino all'adempimento spontaneo o all'insediamento del commissario ad acta. Le spese di giudizio successive al provvedimento esecutivo azionato sono dovute solo per le voci funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza, mentre non sono riconosciute le maggiorazioni previste dal D.M. n. 55/2014 in ragione della serialità e della modesta complessità della controversia. Il commissario ad acta deve essere individuato tra i dirigenti amministrativi dell'amministrazione soccombente, senza riconoscimento di alcun compenso aggiuntivo ai sensi dell'art. 5-sexies della legge n. 89/2001.