Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7372 del 19 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:7372PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza attenuante della provocazione, prevista dall'art. 62 n. 2 c.p., non può essere riconosciuta quando l'imputato abbia assunto un atteggiamento di sfida e provocazione nei confronti della persona offesa, costituendo tale comportamento un preludio agli atti di violenza successivamente posti in essere, e dunque escludendo la sussistenza del requisito della reazione immediata a un fatto ingiusto altrui. Inoltre, la pena deve essere determinata con precisione nel dispositivo della sentenza, senza contrasti tra la motivazione e il dispositivo stesso, e l'eventuale correzione di errori materiali non può comportare una modifica della pena diversa da quella originariamente indicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente -

Dott. SCARLINI ((omissis)) - Relatore -

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere -

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere -

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere -

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
La.Al. nato M il Omissis
avverso la sentenza del 04/04/2023 della CORTE APPELLO di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) SCARLINI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ((omissis))
che ha chiesto il rigetto del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 4 aprile 2023, la Corte di appello di Milano, decidendo in sede di rinvio a seguito della sentenza di annullamento di questa Corte della precedente sentenza per la ma…

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