Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50855 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50855PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio aggravato dal metodo mafioso si configura quando, sulla base di un quadro indiziario grave e concordante, emerga che più soggetti, pur con ruoli diversi, abbiano consapevolmente e volontariamente contribuito alla preparazione, organizzazione ed esecuzione del delitto, anche attraverso attività di supporto logistico e di individuazione della vittima, in un contesto di ripartizione dei compiti e di rafforzamento reciproco del proposito criminoso. In tali casi, la rilevanza penale del contributo concorsuale non è esclusa dalla circostanza che l'azione materiale sia stata compiuta da soli alcuni dei concorrenti, atteso che il ruolo di ciascuno, anche se non direttamente esecutivo, assume rilievo sul piano del rafforzamento dell'altrui proposito criminoso. Inoltre, la sussistenza delle esigenze cautelari, in relazione a tale fattispecie delittuosa aggravata dal metodo mafioso, è presunta dalla legge, salvo che non siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono tali esigenze o che possano essere soddisfatte con altre misure, valutazione che il giudice deve compiere in relazione al caso concreto, senza che assuma rilievo decisivo il solo decorso del tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Roma in data 2/01/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi;
uditi, per gli indagati, l'avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), i…

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