Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12749 del 22 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12749PEN

Massima

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Il reato di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo non è assorbito dal reato di detenzione e porto illegale di arma clandestina, in quanto la diversità dell'oggetto materiale comporta la pluralità delle condotte, che integrano autonome fattispecie di reato, senza che operi il principio di specialità. Inoltre, la circostanza aggravante dell'uso dell'arma nel delitto di rapina non assorbe i reati di detenzione o porto illegale dell'arma utilizzata, in quanto tale aggravante prescinde dall'illiceità della detenzione o del porto dell'arma, tutelando un bene giuridico diverso. Pertanto, ove siano contestati sia il reato di rapina aggravata dall'uso di armi, sia i reati di detenzione e porto illegale di più armi, di cui una clandestina, tali condotte integrano un concorso materiale di reati, con conseguente applicazione degli aumenti di pena per la continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2018 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE SANTALUCIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bari ha confermato la sentenza con cui il giudice dell'ud…

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