Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42587 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42587PEN

Massima

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Il diritto di critica, costituzionalmente tutelato dall'articolo 21 della Costituzione, prevale sulla tutela della dignità personale di cui agli articoli 2 e 3 della Costituzione, quando l'esposto indirizzato all'organo di autodisciplina di una categoria professionale contenga espressioni offensive nei confronti di un suo membro, purché gli episodi segnalati siano rispondenti al vero e l'esposto sia diretto a suscitare il previsto controllo sui comportamenti del professionista, suscettibili di gettare discredito sull'intera categoria e di integrare gli estremi di un illecito disciplinare. In tali casi, infatti, il soggetto che presenta l'esposto esercita una legittima tutela dei propri interessi, non integrando la condotta il reato di diffamazione in virtù della scriminante di cui all'articolo 51 del codice penale. La valutazione circa la sussistenza di tale scriminante non è influenzata dall'estraneità della vicenda all'ambito dei rapporti professionali del soggetto segnalato, essendo sufficiente che l'esposto sia diretto a suscitare il controllo disciplinare su comportamenti suscettibili di compromettere l'immagine della categoria professionale di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Presidente

Dott. SCOTTI U. L. C. G. - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2016 del TRIBUNALE di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY Maria Francesca, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore:
LA DIFESA …

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