Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32625 del 1 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32625PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma di una misura cautelare personale, può essere desunto anche dalla gravità degli indizi di colpevolezza e dalla dedizione pregressa dell'indagato alla commissione di reati della stessa specie, senza che assumano rilievo determinante le sue scelte difensive, come il mancato interrogatorio, o la risalenza temporale di alcuni elementi probatori, purché il complessivo quadro indiziario risulti adeguatamente motivato dal giudice. La brevità del periodo di privazione della libertà personale, rispetto alla durata della pregressa attività delittuosa, non vale a escludere il perdurante pericolo di recidiva, dovendosi valutare la concretezza e attualità di tale pericolo sulla base di tutti gli elementi di fatto acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 1279/2020 RIMCP del Tribunale di Bologna del 8 gennaio 2021;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, il quale, riportandosi alla sua requisitoria scritta, ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso ovvero in subordine il suo ri…

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