Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nell'esaminare il ricorso in appello avverso la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia che aveva annullato gli atti di diniego dell'approvazione di un piano di lottizzazione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La domanda risarcitoria formulata nel ricorso introduttivo di primo grado, pur essendo stata omessa nella pronuncia di primo grado, deve essere esaminata dal giudice d'appello, in applicazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato, senza che ciò determini l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata. 2. Tuttavia, la domanda risarcitoria come formulata nel ricorso di primo grado deve essere respinta, in quanto non è stata adeguatamente dimostrata la sussistenza del nesso causale tra l'attività illegittima dell'amministrazione e i danni paventati dal ricorrente, né è stato assolto l'onere probatorio in relazione alla determinazione del danno, non essendo sufficiente il mero richiamo alla differenza di valore dell'area a seconda dell'edificabilità o meno della stessa. 3. La compensazione delle spese del doppio grado di giudizio è giustificata dalla soccombenza parziale delle parti.