Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 658 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:658SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti da Cirillo Leonilda, Gallo Loredana, Gallo Rosaria e Gallo Vanda contro il Comune di Scafati, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive non necessita di una specifica motivazione in ordine alla conformità o meno delle opere stesse agli strumenti urbanistici vigenti, in quanto l'abusività delle opere costituisce, di per sé, presupposto per l'applicazione della prescritta sanzione demolitoria, mentre la valutazione relativa alla conformità delle opere agli strumenti urbanistici presuppone la presentazione di un'istanza di sanatoria. 2. In caso di inottemperanza all'ordinanza di demolizione, l'individuazione della superficie dell'area di sedime da acquisire al patrimonio del Comune non deve essere contenuta nell'ordinanza medesima, bensì nel successivo atto d'acquisizione gratuita del bene, costituendo quest'ultimo il titolo per l'immissione in possesso dell'opera e per la trascrizione nei registri immobiliari. 3. L'omissione, nell'ordinanza di demolizione, del termine e dell'autorità cui ricorrere non è causa di illegittimità dell'atto, ma rappresenta una mera irregolarità, che può costituire al più il fondamento per invocare l'errore scusabile al fine di ottenere la rimessione nei termini per impugnare. 4. Non è configurabile l'obbligo di avviso di avvio del procedimento in caso di attività vincolata come quella volta alla repressione degli abusi edilizi, non essendovi spazio per momenti partecipativi del destinatario dell'atto. 5. Alcun rilievo assume la circostanza del pregiudizio che arrecherebbe la demolizione alla parte conforme dell'immobile, la quale non incide sulla legittimazione dell'ordine di demolizione e può rilevare semmai, solo nella fase successiva e su impulso della parte. 6. La risalenza nel tempo dell'opera abusiva, di per sé, non incide sul potere di repressione dell'abuso da parte della P.A., sicché in sede di emissione dell'ordinanza di demolizione non si richiede alcuna specifica valutazione delle ragioni d'interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. 7. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile solo ad opere di modesta entità e accessorie rispetto a quella principale, tali da essere sfornite di autonomo valore di mercato e dotate comunque di un volume modesto rispetto all'edificio principale, in modo da evitare il c.d. carico urbanistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2018

N. 00658/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01794/2006 REG.RIC.

N. 01205/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 1794 del 2006, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, al ((omissis)), 8, presso l’Avv. ((omissis));

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 1205 del 2008, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, al ((omissis))…

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