Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41733 del 7 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41733PEN

Massima

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Il giudice del riesame della misura cautelare reale, nel valutare il fumus commissi delicti quale presupposto del sequestro preventivo, non può anticipare la decisione di merito sulla responsabilità dell'indagato, ma deve limitarsi a verificare la sussistenza di indizi gravi, precisi e concordanti della commissione del reato, senza addentrarsi in valutazioni probatorie che spettano al giudice del dibattimento. Inoltre, la motivazione del provvedimento di riesame deve essere completa e non apparente, tenendo conto di tutti gli elementi di prova rilevanti, anche se sfavorevoli all'indagato, senza omettere la valutazione di specifici atti di indagine. Il giudice del riesame non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella del giudice che ha emesso il provvedimento cautelare, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la congruità della motivazione, senza entrare nel merito della responsabilità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Enna, in data 13 novembre 2013, di annullamento, in sede di riesame, del decreto del G.I.P. del Tribunale di Enna, in data 21 ottobre 2013, di sequestro preventivo per equivalente dei beni di (OMISSIS), nata a (OMISSIS) e di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consi…

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