Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20448 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20448PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsi in atti pubblici, truffe aggravate e falsi in scritture private, può essere configurato quando risulti provata l'esistenza di un accordo associativo preliminare tra più soggetti, operanti all'interno della medesima organizzazione aziendale, finalizzato alla reiterazione nel tempo di artifici, raggiri e falsificazioni per conseguire ingiusti profitti. Ai fini della responsabilità penale per tali reati, è sufficiente che l'imputato abbia ricoperto un ruolo di amministratore di fatto all'interno dell'organizzazione, contribuendo con il proprio operato alla realizzazione del programma criminoso, senza che sia necessario accertare chi abbia materialmente percepito il profitto ingiusto, essendo sufficiente la prova che tale profitto sia stato comunque realizzato per effetto della condotta degli imputati. La valutazione in ordine alla sussistenza dell'aggravante del danno di rilevante gravità, in caso di reato continuato, deve essere operata con riferimento al danno complessivamente cagionato dalla somma delle violazioni, senza che sia necessario scomporre il danno in ragione dei singoli episodi delittuosi. La mancata proposizione, nei termini di cui all'art. 491 c.p.p., della questione relativa all'irritualità della costituzione di parte civile tramite sostituto processuale del difensore nominato, comporta la decadenza dalla possibilità di sollevare tale eccezione in sede di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) (n. a (OMISSIS));
(OMISSIS) (n. a (OMISSIS));
avverso la sentenza della Corte di Appello di L'Aquila, Sezione penale, in data 23/05/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Ignazio Pardo;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor SALZANO FRANCESCO, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata con esclusione della pa…

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