Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38297 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38297PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la potenziale offensività di una determinata espressione, non può limitarsi ad un apprezzamento astratto, ma deve contestualizzarla e valutarla in concreto, in relazione alle modalità del fatto e a tutte le circostanze che lo caratterizzano. Anche un epiteto apparentemente di debole portata offensiva può rivelarsi idoneo a manifestare un disprezzo lesivo del decoro della persona, soprattutto se diretto verso un minore di età e in presenza di coetanei. Tali valutazioni di merito, se adeguatamente motivate, sono sottratte al sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, la quale deve limitarsi a verificare la logicità e la compatibilità della motivazione con il senso comune, senza poter sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella compiuta dai giudici di merito. Inoltre, la mancata ammissione di prove testimoniali richieste dalla difesa, se adeguatamente motivata dal giudice, non costituisce vizio denunciabile in sede di legittimità, trattandosi di valutazione discrezionale riservata ai giudici del merito. Infine, la determinazione degli importi da porre a carico dell'imputato a titolo di risarcimento dei danni è anch'essa valutazione discrezionale riservata ai giudici di merito, non sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) del 16/06/2 -

Dott. AMATO ((omissis)) SENTE -

Dott. SCALERA ((omissis)) N. 1 -

Dott. VESSICHELLI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. rel. Consigliere N. 36016/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. SI. FI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1/2010 TRIBUNALE di AVEZZANO, del 14/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

udito il P.G. in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO<…

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