Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31955 del 18 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31955PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nell'accertare la pericolosità sociale qualificata di un soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, può legittimamente fondare il proprio giudizio sulle dichiarazioni accusatorie rese da collaboratori di giustizia, anche se oltre il termine di 180 giorni dalla manifestazione della volontà di collaborare, in quanto tale inutilizzabilità relativa non si estende ai procedimenti di prevenzione, caratterizzati da autonomia e ampia libertà di cognizione del giudice, il quale deve solo dare conto delle ragioni per cui ritiene integrati i presupposti applicativi della misura. Il giudizio di pericolosità sociale, ancorato ai rapporti economici e societari del proposto con soggetti contigui alla criminalità organizzata, può giustificare la confisca dei beni acquisiti in un determinato arco temporale, qualora emerga una notevole sproporzione tra gli incrementi patrimoniali e le fonti di reddito lecite, in assenza di prova della legittima provenienza delle risorse impiegate, senza che ciò integri un automatismo ablativo. Tuttavia, il giudice è tenuto a motivare specificamente in ordine alla legittima provenienza della provvista impiegata per l'acquisto di singoli beni, ove tale circostanza sia dedotta e documentata dal terzo interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso il decreto del 14/09/2018 della Corte d'appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Maria Silvia Giorgi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Zacco Franca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso di (OMISSIS) e l'annullamento con rinvio del decreto impugnat…

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