Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 687 del 14 gennaio 2005

ECLI:IT:CASS:2005:687CIV

Massima

Massima ufficiale
Il particolare mezzo di impugnazione cui sono assoggettati i provvedimenti che dichiarano la sospensione, cioè l'istanza di regolamento di competenza, fa sì che, avuto riguardo alla controversia considerata dal giudice di merito come pregiudiziale, la Corte di cassazione debba rendere una statuizione sulla questione descritta dall'art. 295 cod. proc. civ., in modo che il processo, a seconda della decisione della medesima Corte, possa proseguire o debba restare sospeso sino alla definizione della controversia pregiudiziale, senza lasciare spazio, in relazione a quella controversia, ad un'ulteriore pronuncia del giudice di merito, sicché, in definitiva, l'estensione del predetto regolamento all'ipotesi di contestazione della legittimità della sospensione stessa, se, da un lato, comporta l'attribuzione alla Corte di cassazione degli ampi poteri di indagine e lettura propri del giudice della competenza, così da pervenire alla stauizione richiesta al di fuori di alcun vincolo, titolo, ragione o prospettazione delle parti, dall'altro, limita comunque l'indagine della Corte al solo riscontro della sussistenza del presupposto della sospensione necessaria, in guisa tale da verificare se, nella situazione in cui il giudice di merito ha dichiarato la sospensione del giudizio, quest'ultimo dovesse o meno essere sospeso, in applicazione del citato art. 295 cod. proc. civ., per effetto della pendenza di una controversia pregiudiziale. (Nella specie, la Corte Cass. ha dichiarato inammissibile l'istanza di regolamento di competenza proposta avverso provvedimento di sospensione di un giudizio la quale prospettava, invece, un motivo non interferente con la disposta sospensione, ma attinente ad un profilo - pregiudiziale - del giudizio sospeso).

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