Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9852 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:9852SENT

Massima

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La realizzazione di una tettoia di rilevanti dimensioni, indipendentemente dalla sua eventuale natura pertinenziale, è configurabile come intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera d), del D.P.R. n. 380/2001, nella misura in cui realizza "l'inserimento di nuovi elementi ed impianti", e pertanto è subordinata al regime del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 10, comma primo, lettera c), dello stesso D.P.R. Il concetto di pertinenza previsto dal diritto civile va tenuto distinto dal concetto di pertinenza inteso in senso edilizio ed urbanistico, che non trova applicazione in relazione a quelle costruzioni che, pur potendo essere considerate come beni pertinenziali secondo la normativa privatistica, assumono tuttavia una funzione autonoma rispetto ad altra costruzione, con conseguente loro assoggettamento al regime del permesso di costruire. Il rilascio del titolo edilizio necessita della conformità dell'opera non solo alle specifiche disposizioni del testo unico dell'edilizia (d.P.R. n. 380/2001), ma anche alle norme sulla disciplina urbanistica ed edilizia vigente. Pertanto, la realizzazione di una tettoia di rilevanti dimensioni, non conforme alla destinazione urbanistica della zona e al vincolo paesaggistico ivi insistente, legittima il diniego di concessione edilizia in sanatoria, in quanto l'opera deve ritenersi abusiva per difetto del necessario permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/10/2018

N. 09852/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03200/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3200 del 2003, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), D'((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Maratona, 56;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento di rigetto dell’istanza volta ad ottenere una concessione edilizia in sanatoria ex art. 13 l. 47/85

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