Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20530 del 25 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20530PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro o beni di cui abbia già il possesso o la disponibilità giuridica per ragioni del suo ufficio o servizio, anche ricorrendo eventualmente all'artificio o al raggiro per occultare la commissione dell'illecito, integra il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p. Diversamente, sussiste il reato di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione di doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ai sensi dell'art. 640-bis c.p., quando il soggetto attivo, non avendo il possesso del bene, se lo procuri fraudolentemente facendo ricorso ad artifici o raggiri per appropriarsene. Pertanto, l'elemento distintivo tra i due reati non risiede nella precedenza cronologica o nella contestualità dell'appropriazione rispetto all'attività ingannatoria, bensì nelle modalità di acquisizione del possesso del denaro o del bene pubblico oggetto di appropriazione. Nel peculato, il possesso precede la condotta appropriativa e trova la sua causa nelle ragioni di ufficio o di servizio, mentre gli artifici o la falsa documentazione servono solo per occultare l'illecito. Nella truffa, invece, gli artifici e i raggiri costituiscono uno degli elementi costitutivi del reato e sono antecedenti all'appropriazione fraudolenta del bene altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29 ottobre 2021 emessa dalla Corte di appello di L'Aquila;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Debora Tripiccione;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Riccardi Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), che ha insistito…

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