Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4104 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:4104SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia emesso dalla Prefettura nei confronti di un operatore economico, in assenza di adeguata motivazione e di elementi concreti che giustifichino il provvedimento, è illegittimo e deve essere annullato dal giudice amministrativo. L'annullamento dell'informativa interdittiva antimafia comporta l'illegittimità degli atti successivamente adottati dalla stazione appaltante in applicazione dell'art. 94 del d.lgs. n. 159/2011, quali la sospensione dei lavori, il recesso dal contratto e l'incameramento della cauzione, in quanto privi del presupposto fondamentale rappresentato dalla valida informativa antimafia. Tuttavia, per gli atti successivi all'annullamento del recesso dal contratto, come l'affidamento dei lavori ad altro operatore, il giudice deve acquisire preventivamente chiarimenti e documentazione dalla stazione appaltante al fine di verificarne la legittimità, riservandosi la decisione definitiva. Il principio di diritto che emerge è che il provvedimento interdittivo antimafia, in assenza di adeguata motivazione e di elementi concreti, è illegittimo e determina l'illegittimità degli atti successivi adottati in applicazione della normativa antimafia, salvo che per gli atti successivi all'annullamento del recesso, per i quali il giudice deve acquisire preventivamente chiarimenti e documentazione dalla stazione appaltante.

Sentenza completa

N. 10816/2013
REG.RIC.

N. 04104/2015 REG.PROV.COLL.

N. 10816/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 10816 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Soc Consorzio Stabile Aedars Scarl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 2;

contro

U.T.G. - Prefettura di Roma, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

((omissis)) - Compartimento della Viabilità per la Valle D'Aosta;

per l'annullamento

- dell'informativa interdittiva emessa da…

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