Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3266 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:3266SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione competente oltre il termine previsto per la conclusione del procedimento di rilascio del permesso di costruire non determina l'estinzione del potere amministrativo, ma comporta l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente sulla domanda, anche su richiesta dell'interessato; in tal caso, il giudice amministrativo, pur potendo conoscere della fondatezza della pretesa, non può sostituirsi all'amministrazione nell'esercizio del potere discrezionale, limitandosi ad accertare l'illegittimità del silenzio e ad ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine, salvo che l'attività amministrativa risulti vincolata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio,

Sezione Seconda bis,

ha pronunciato la seguente
SENTENZA
Sul ricorso ai sensi dell'art. 21 bis l. n. 1034 del 1971, come modificato dall'art. 2 l. n. 205 del 2000, n. R.G. 1 del 2008 proposto dalla soc.p. srl, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Fr. Ca. ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso, in Ro., alla ((omissis)). Ce. n. (...);
contro
il comune di Gu. Mo., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. An. Au. ed elettivamente domiciliato presso la sede dell'Avvocatura comunale in Gu. Mo., piazza Ma., (...);
per l'annullamento
del silenzio rifiuto da parte del Comune di Gu. Mo. formatosi in seguito alla domanda di permesso di costruire presentata dalla P. s.r.l. al Comune stesso in data 21.5.2007;
Visto il ricorso con i relativi allegati;

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