Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 655 del 2006

ECLI:IT:TARBA:2006:655SENT

Massima

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Il ricorrente, pur avendo impugnato l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di concessione, ha successivamente dichiarato il sopravvenuto difetto di interesse a coltivare il ricorso, determinando l'improcedibilità dello stesso. Il Tribunale Amministrativo Regionale, preso atto di tale dichiarazione, ha disposto la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. La massima che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile qualora il ricorrente dichiari il sopravvenuto difetto di interesse a coltivarlo, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto espresso è che la dichiarazione di sopravvenuto difetto di interesse da parte del ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Tale principio si fonda sull'esigenza di evitare l'inutile protrarsi di un contenzioso privo di utilità per il ricorrente, garantendo al contempo il giusto ristoro delle spese sostenute dalle parti. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA PUGLIA
Sede di Bari - Sezione Terza
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 321 del 1995, proposti dal sig. TATULLI Giuseppe, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) de Leo e Massimo F. Ingravalle, elettivamente domiciliato in Bari alla piazza Garibaldi n. 23 (studio Dentamaro), giusta procura a margine del ricorso;
C O N T R O
COMUNE DI TERLIZZI, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso, in virtù di nomina della Commissione straordinaria con atto n. 63 del 27.1.1995 immediatamente esecutivo e giusta procura in calce all'istanza di sospensione del ricorrente, dall'avv. ((omissis)), presso di lui elettivamente domiciliato in Bari alla via ((omissis)) n. 196;
per l'annullamento
previa sospensiva, dell'ordinanza n. 92 del 25.11.1994, notificata il 28.11.1994, a firma del Commissione Straordinaria del comu…

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