Il metodo mafioso si caratterizza per la capacità di intimidazione derivante dal vincolo associativo, che consente di condizionare le attività economiche e la vita sociale di un determinato territorio, anche attraverso l'infiltrazione in attività imprenditoriali e commerciali, l'esercizio di attività illecite come il traffico di stupefacenti e di armi, l'usura, l'estorsione e la corruzione di pubblici ufficiali. La partecipazione all'associazione mafiosa richiede la prova di un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del comune programma criminoso, con la permanente consapevolezza di far parte del gruppo e di essere disponibile ad adoperarsi per l'attuazione dei fini illeciti, anche attraverso la commissione di delitti-scopo. L'accertamento della responsabilità penale per il reato di associazione mafiosa non può fondarsi esclusivamente sulla commissione dei reati-fine, ma deve essere supportato da elementi probatori che dimostrino l'effettiva capacità di intimidazione del gruppo e l'organica partecipazione dell'imputato al sodalizio criminoso.