Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23876 del 6 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23876PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto già condannato in via definitiva per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa può essere ritenuta attuale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, anche in assenza di specifici elementi indicativi di un suo effettivo recesso dal contesto mafioso, qualora non emergano elementi univoci che dimostrino l'intervenuta rescissione dei legami con il sodalizio criminale, tenuto conto della rigida struttura di tale tipo di associazione, difficilmente permeabile a libere ed autonome iniziative dissociative. In tali casi, il giudice può fondare il giudizio di pericolosità attuale sulle risultanze del procedimento penale che hanno portato alla condanna definitiva, senza necessità di una particolare motivazione in tal senso, essendo sufficiente l'accertata appartenenza del soggetto all'associazione mafiosa e l'assenza di elementi che comprovino il suo effettivo distacco dal contesto criminale. Il ricorso per cassazione avverso il decreto che applica la misura di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, con la conseguenza che il vizio della motivazione può essere dedotto solo qualora se ne contesti l'inesistenza o la mera apparenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 130/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 08/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con provvedimento dell'8 aprile 2013 la Corte di appello di Palermo ha respinto l'impugnazione proposta nell'interesse di (OMISSIS) avverso il decreto del Tribunale di…

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