Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21311 del 30 maggio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:21311PEN

Massima

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Il giudice delle indagini preliminari, investito dal pubblico ministero per l'emissione di decreto penale di condanna, oltre a emettere il decreto richiesto, ha solo due possibilità: se ritiene non doversi procedere per una delle cause previste dall'art. 129 c.p.p., deve emettere sentenza di proscioglimento; se ritiene incongrua la pena, deve restituire gli atti al pubblico ministero per l'ulteriore corso. Pertanto, qualora il giudice ritenga il fatto non più preveduto dalla legge come reato, egli non può rigettare la richiesta e restituire gli atti al pubblico ministero, ma deve emettere sentenza di proscioglimento, suscettibile di impugnazione da parte del pubblico ministero. La restituzione degli atti al pubblico ministero presuppone una delibazione positiva sulla sussistenza del reato e una valutazione negativa sulla misura della pena, e non può essere adottata quando il giudice ritenga il fatto non più preveduto dalla legge come reato. Tuttavia, il provvedimento di restituzione degli atti, pur essendo illegittimo, non può essere qualificato come abnorme, in quanto trova uno specifico referente normativo nell'art. 459, comma 3, c.p.p. e non provoca alcuno stallo del procedimento, essendo sempre possibile per il pubblico ministero richiedere il rinvio a giudizio al giudice dell'udienza preliminare.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO
1 - Il pubblico ministero presso il tribunale di Castrovillari chiedeva al g.i.p. competente di emettere decreto penale di condanna contro T. I., imputata del reato di cui agli artt. 54 e 1161 cod. nav. per abusiva occupazione di zona demaniale.
Il g.i.p., con provvedimento del 17.10.2001 rigettava la richiesta, restituendo gli atti al p.m., dopo aver osservato che "dalla lettura del secondo comma dell'art. 1161 cod. nav. si evince che il legislatore ha inteso eliminare la penale antigiuridicità di quelle condotte di minima rilevanza dalle quali non derivi una modificazione permanente dello spazio, essendo possibile in tali casi un'immediata rimozione dell'ostacolo anche da parte dello stesso agente accertante (Cass. Pen., Sez. III sent. n. 1426 dell'11.2.1995) ".
2 - Il pubblico ministero ha proposto ricorso per cassazione contro il provvedimento, ritenendolo abnorme. Infatti, quando il giudice ritenga che il fatto non sussist…

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