Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47820 del 19 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:47820PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato dalla violenza sulle cose si configura quando l'agente, senza il consenso del proprietario, sottrae beni mobili altrui, danneggiandoli o asportandoli con l'impiego di mezzi idonei a superare ostacoli materiali o a vincere la resistenza del proprietario. La buona fede dell'agente, la tenuità del danno o il successivo risarcimento non escludono la responsabilità penale, ma possono rilevare ai fini della determinazione della pena o dell'applicazione di cause di non punibilità. La motivazione della sentenza di condanna deve esaminare compiutamente gli elementi di prova, senza omettere di valutare le deduzioni difensive, e dare conto in modo logico e coerente della sussistenza degli elementi costitutivi del reato e delle circostanze aggravanti contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Bari emessa in data 20/05/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impug…

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