Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36206 del 3 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:36206PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il decreto di perquisizione e sequestro disposto dal pubblico ministero deve individuare, almeno nelle linee essenziali, gli oggetti da sequestrare con riferimento a specifiche attività illecite, al fine di evitare che tali provvedimenti si trasformino in strumenti di ricerca della notizia di reato anziché di elementi di prova. Tuttavia, non è necessaria l'indicazione dettagliata delle cose da ricercare e sottoporre a sequestro, essendo sufficiente il riferimento alla natura del reato in relazione al quale la perquisizione è stata disposta, nonché alle nozioni normative di corpo di reato e cosa pertinente al reato. Pertanto, il sequestro di cose ritenute corpo di reato o pertinenti al reato, effettuato dalla polizia giudiziaria all'esito di perquisizione disposta dal pubblico ministero, è legittimo anche se le cose sequestrate non siano state preventivamente individuate nel provvedimento di perquisizione, purché alla loro individuazione si possa pervenire mediante il riferimento alla natura del reato e alle suddette nozioni normative. Inoltre, il pubblico ministero ha la facoltà di integrare la motivazione iniziale del provvedimento di sequestro nel contraddittorio del procedimento di riesame, senza che ciò violi il diritto di difesa dell'indagato. Infine, l'omessa o intempestiva trasmissione degli atti al giudice dell'impugnazione non determina la nullità del provvedimento di sequestro, in quanto tale sanzione è prevista solo per le misure cautelari personali e non per quelle reali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SP. An., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Verona, in data 3.4.2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che, il ricorso sia rigettato.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con decreto del 7.3.2007…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.