Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento, nell'esaminare il ricorso proposto dall'Amministrazione separata usi civici di Lases (ASUC) avverso gli atti del Comune di Lona-Lases e della Provincia Autonoma di Trento relativi alla proroga delle concessioni ed autorizzazioni estrattive sui terreni di proprietà frazionale soggetti ad uso civico, afferma il seguente principio di diritto: La proroga delle concessioni estrattive su aree di proprietà comunale o frazionale soggette a diritti di uso civico, disposta dall'art. 33 della L.P. 24.10.2006, n. 7, è legittima e non viola i parametri costituzionali invocati, in quanto risponde ad esigenze di bilanciamento tra gli interessi pubblici allo sfruttamento dei giacimenti per le esigenze dell'economia, al mantenimento dell'occupazione in un settore strategico e alla tutela dell'ambiente, garantita dalla pianificazione di settore. La norma transitoria, che consente la prosecuzione graduale dell'attività estrattiva nel rispetto delle modalità e previsioni volumetriche già autorizzate, appare ragionevole e non lede il principio di concorrenza, risultando prevalenti gli interessi costituzionalmente protetti dell'economia, del lavoro e dell'ambiente. La sospensione dell'uso civico, già concessa dall'ASUC per la durata del programma pluriennale di attuazione, legittima il Comune a rilasciare le concessioni e le autorizzazioni estrattive, anche sui terreni di proprietà frazionale, senza che sia necessaria un'ulteriore istruttoria specifica. La proroga della valutazione di impatto ambientale sul programma pluriennale di attuazione, disposta ex lege, costituisce il presupposto valido ed efficace per il rinnovo delle concessioni ed autorizzazioni estrattive.