Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43161 del 1 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43161PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso in atto pubblico commesso da privati, pur non essendo accompagnato dall'induzione in errore dei pubblici ufficiali redigenti, può comunque configurare una responsabilità penale a carico dei privati interessati al completamento di una pratica amministrativa, qualora essi abbiano determinato la redazione di false attestazioni da parte dei pubblici ufficiali. In tali casi, la responsabilità dei privati concorrenti nel reato di falso non viene meno per il solo fatto che le false dichiarazioni siano state rese dai pubblici ufficiali sulla base di constatazioni di cui avevano diretta conoscenza, essendo sufficiente che i privati abbiano determinato tali falsità nell'interesse del completamento della pratica amministrativa. Inoltre, la declaratoria di falsità di un documento, anche in assenza di condanna per il reato di falso, può essere pronunciata dal giudice penale ai sensi dell'art. 537 c.p.p., senza che ciò comporti una violazione del divieto di un secondo giudizio per il medesimo fatto, qualora non sia stata allegata al ricorso la prova di una precedente sentenza di assoluzione per il medesimo fatto. Infine, il rigetto della domanda risarcitoria proposta dalla parte civile per mancata dimostrazione del danno non determina l'obbligo di estromissione della parte civile dal processo, essendo sufficiente il rigetto della domanda risarcitoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/10/2016 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.