La concessione demaniale marittima non può essere prorogata automaticamente per quindici anni ai sensi dell'art. 1, comma 682, della legge n. 145 del 2018 se la stessa non era vigente alla data di entrata in vigore della predetta legge, ovvero il 1° gennaio 2019. Pertanto, il diniego dell'Autorità di Sistema Portuale di concedere la proroga quindicennale di una concessione demaniale marittima scaduta prima del 1° gennaio 2019 è legittimo, in quanto la fattispecie non rientra nell'ambito di applicazione della norma di proroga automatica. L'istituto del silenzio assenso previsto dall'art. 20 della legge n. 241 del 1990 non trova applicazione in materia di concessioni demaniali marittime, stante la discrezionalità che connota le scelte dell'amministrazione in tale ambito. Ai fini del risarcimento del danno da ritardo ex art. 2-bis della legge n. 241 del 1990, il ricorrente ha l'onere di provare non solo il ritardo dell'amministrazione, ma anche il nesso di causalità tra tale ritardo e il danno subito, nonché la prognosi positiva di ottenimento del provvedimento favorevole, elementi che nel caso di specie non sono stati dimostrati. Pertanto, il ricorso avverso il diniego dell'Autorità di Sistema Portuale di concedere la proroga quindicennale della concessione demaniale marittima deve essere respinto.