Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria estingue il reato di edificazione abusiva previsto dall'art. 44 del D.P.R. 380/2001, ma non ha effetto estintivo sulle violazioni che riguardano il mancato rispetto di specifiche prescrizioni tecniche e di controllo, come quelle previste dagli artt. 64 e ss. dello stesso decreto, in quanto tutelano esigenze di prevenzione e sicurezza legate alla natura sismica dell'area oggetto dell'intervento edilizio. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la posizione dell'imputato, deve distinguere le diverse fattispecie di reato contestate, dichiarando l'estinzione solo per la violazione edilizia sanata, mentre deve mantenere la condanna per le altre violazioni, come quelle relative alla mancata osservanza delle prescrizioni per le opere in cemento armato. Inoltre, il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre censure già esaminate in appello, senza confrontarsi con la motivazione adottata dalla Corte territoriale, deve essere dichiarato inammissibile per genericità, in applicazione degli artt. 581, lett. e), e 591, lett. c), c.p.p.