Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21904 del 22 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21904PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di una prognosi fondata sulla personalità dell'imputato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, nonché sulle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Pertanto, il requisito dell'attualità del pericolo può sussistere anche quando l'imputato non disponga di effettive ed immediate opportunità di ricaduta, purché il giudice dia conto, in modo logico e coerente, di elementi significativi e sintomatici di elevata pericolosità, tali da giustificare la perdurante esigenza cautelare. La valutazione prognostica del giudice non può essere incentrata esclusivamente sulla gravità dei reati commessi, ma deve considerare anche altri fattori, come la posizione irregolare dell'imputato sul territorio, la mancanza di fissa dimora e di stabile lavoro lecito, nonché l'assenza di adeguate garanzie in caso di concessione di misure meno afflittive della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonar - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALDO ESPOSITO;
lette le conclusioni del PG Dott. KATE TASSONE che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Firenze, in funzione di giudice del riesame, ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., ha confermato l'ordinanza della Corte di appello di Firenze del 27 novembre 2019 di…

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