Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9677 del 7 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9677PEN

Massima

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Il dolo diretto, anche nella forma del dolo alternativo, è sufficiente per la configurabilità del delitto tentato di omicidio, non essendo invece compatibile con tale fattispecie il dolo eventuale. Pertanto, ai fini della sussistenza del tentato omicidio, è necessario che l'agente abbia agito con la cosciente volontà di porre in essere una condotta idonea a provocare, con certezza o alto grado di probabilità, la morte della persona offesa, senza che sia richiesta la specifica finalità di uccidere. Inoltre, il giudice deve valutare attentamente la univocità degli atti compiuti dall'indagato, anche alla luce di eventuali comportamenti successivi che possano far ritenere la sussistenza di una desistenza volontaria. La mancanza di una adeguata motivazione su tali profili determina l'annullamento dell'ordinanza cautelare con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame, del 28/04/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020 e succ. modd., articolo 23 dal Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ELISABETTA CENICCOLA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ric…

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