Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di permesso di costruire per la ristrutturazione e l'ampliamento di un fabbricato per civile abitazione in zona agricola, ha affermato il principio per cui, qualora il provvedimento impugnato si fondi su più autonome ragioni di diniego, di cui solo alcune siano state specificamente contestate dal ricorrente, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'accoglimento delle censure proposte non determinerebbe comunque la caducazione del provvedimento, la cui legittimità sarebbe comunque assicurata dalle motivazioni non impugnate. In particolare, il Tribunale ha rilevato che il Comune aveva negato il permesso di costruire anche in ragione della previsione dell'art. 109 delle NTA, che esclude ogni ampliamento per gli edifici con destinazione d'uso non agricola nelle aree A18, e che tale autonoma ragione di diniego non era stata specificamente contestata dalla ricorrente. Pertanto, il ricorso è stato dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'eventuale accoglimento delle censure proposte non avrebbe comunque comportato l'annullamento del provvedimento impugnato.