Il rigetto di una richiesta di licenza ex art. 88 TULPS, seguita dalla successiva regolarizzazione della posizione del richiedente attraverso il procedimento di cui all'art. 1, comma 643, della legge n. 190 del 2014, determina il venir meno dell'interesse al ricorso, che deve pertanto essere dichiarato improcedibile. In tali ipotesi, la peculiarità della vicenda giustifica la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione del fatto che il ricorrente, pur non avendo ottenuto l'annullamento del provvedimento impugnato, ha comunque conseguito il risultato sperato attraverso il successivo procedimento di regolarizzazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, a seguito del raggiungimento del risultato sperato attraverso un diverso procedimento, comporta l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in ragione delle peculiarità della vicenda e del fatto che il ricorrente ha comunque ottenuto il risultato auspicato, ancorché attraverso una diversa modalità procedimentale.