Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25970 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25970PEN

Massima

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La pericolosità sociale del soggetto proposto per l'applicazione di una misura di prevenzione deve essere attuale e concretamente accertata, non potendosi fondare esclusivamente su pregresse condotte criminose risalenti nel tempo, in assenza di elementi specifici che dimostrino la persistenza del pericolo. Ove il soggetto non risulti partecipe in modo stabile e continuativo al sodalizio criminoso, ma abbia svolto un ruolo di mera "appartenenza", l'accertamento dell'attualità della pericolosità non può basarsi sulla presunzione di persistenza del vincolo associativo, ma richiede una valutazione specifica circa la ripetitività dell'apporto, la permanenza di determinate condizioni di vita e interessi in comune, nonché ogni altro elemento di fatto idoneo a incidere sulla valutazione della partecipazione al gruppo criminale, anche in considerazione del decorso di un rilevante periodo temporale o del mutamento delle condizioni di vita del proposto. La motivazione del provvedimento che dispone una misura di prevenzione deve pertanto esplicitare in modo adeguato tali elementi di valutazione, senza limitarsi a richiamare pregresse condotte criminose, ove il considerevole lasso di tempo trascorso e gli eventuali segnali di ravvedimento del soggetto rendano necessario un più approfondito accertamento dell'attualità della pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 06/07/2017 della Corte d'appello di Napoli;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Sergio Di Paola;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa LOY M. Francesca, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Napoli, con decreto in data 6 luglio 2017, ha rigettato il ricorso proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso il provv…

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