Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1396 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:1396SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione, afferma che le controversie riguardanti il divieto di collocare cartelli ed altri mezzi pubblicitari lungo le strade, anche per quanto attiene alla sola sanzione accessoria della rimozione della pubblicità abusiva, sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario, in base al consolidato orientamento della Corte di Cassazione. Pertanto, il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che la giurisdizione sulle controversie relative al divieto di installazione di impianti pubblicitari lungo le strade e alla relativa sanzione accessoria della rimozione spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Tale principio si fonda sulla natura di diritto soggettivo della posizione giuridica del privato titolare dell'impianto pubblicitario, la cui tutela è devoluta alla cognizione del giudice ordinario, in quanto la rimozione dell'impianto pubblicitario abusivo costituisce una sanzione accessoria all'accertamento della violazione del divieto di installazione, che incide direttamente sulla sfera giuridica del privato. Inoltre, il Tribunale Amministrativo Regionale, nel compensare le spese di giudizio tra le parti, ha ritenuto sussistenti giusti motivi per tale decisione, in considerazione della complessità della questione giuridica sottoposta al suo esame e del consolidato orientamento giurisprudenziale in materia, che ha determinato l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO -SEZIONE III - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n.17215 del 1995 proposto da Ma. Ma. rappresentato e difeso dall'avv. En. Cu. presso il cui studio in Ro., Via Vi. Mo.o n. (...), è elettivamente domiciliato; CONTRO l'ANAS spa, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Ro., Via De. Po. n. (...), è domiciliataria; per l'annullamento: della diffida-ordinanza prot. n.39073 del 13/11/1995, conosciuta dall'odierno istante il 23/11/1995, con cui l'intimata Anas ha ordinato alla ditta Ma. Ma. di Ma. Ma. di rimuovere entro e non oltre 15 giorni l'impianto pubblicitario abusivamente installato lungo la S.S.N. 3 Fl., all'altezza del KM 15+500. Visto il ricorso con la relativa documentazione; Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'intimata a…

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