Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43099 del 22 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43099PEN

Massima

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Il pubblico ministero ha il diritto di proporre appello avverso le sentenze di proscioglimento, anche se tale facoltà era stata precedentemente esclusa da una norma di legge successivamente dichiarata costituzionalmente illegittima. In tali casi, la declaratoria di incostituzionalità della norma che aveva escluso tale facoltà del pubblico ministero comporta la reviviscenza del diritto di impugnazione, con conseguente annullamento senza rinvio dell'ordinanza che aveva dichiarato inammissibile l'appello proposto dal pubblico ministero e trasmissione degli atti alla corte d'appello competente per la decisione sul gravame. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a garantire il rispetto del diritto di impugnazione del pubblico ministero, quale corollario del principio di obbligatorietà dell'azione penale e del dovere di esercitare l'azione penale in ogni caso in cui ne ricorrano i presupposti, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta applicazione della legge penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CAGLIARI;

nei confronti di:

FA. BA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 20/03/2003 TRIBUNALE di ORISTANO SEZ. DIST. di MACOMER;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. …

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