Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1344 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:1344SENT

Massima

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La pendenza di una domanda di condono edilizio impedisce l'adozione di un ordine di demolizione dell'intero manufatto abusivo, essendo possibile ordinare la demolizione soltanto della parte realizzata in assenza di titolo abilitativo. L'amministrazione, prima di procedere alla demolizione, è tenuta a definire l'istanza di condono, valutando la legittimità dell'intero manufatto. Ove la domanda di condono venga respinta, l'amministrazione potrà adottare un nuovo ordine di demolizione che colpisca l'intero manufatto abusivo. Il principio di diritto trova applicazione anche nei procedimenti di condono edilizio successivamente aperti dal legislatore, in quanto l'art. 44 della legge n. 47 del 1985 è applicabile a tutti i procedimenti di sanatoria, indipendentemente dalla data di presentazione della relativa domanda. L'ordine di demolizione che non tenga conto della pendenza della domanda di condono e colpisca l'intero manufatto, senza previamente definire l'istanza di sanatoria, è pertanto illegittimo per violazione di legge. L'amministrazione, nel valutare la legittimità dell'intero manufatto, deve tenere conto non solo della parte oggetto della domanda di condono, ma anche di eventuali ampliamenti abusivi realizzati successivamente, i quali potrebbero aver tratto in inganno l'amministrazione stessa. In tali casi, le spese del giudizio possono essere compensate, in considerazione della complessità della fattispecie e della possibile buona fede dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 02909/2008
REG.RIC.

N. 01344/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02909/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2909 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via dei Gracchi, 189;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Tempio di Giove021;

per l'annullamento

DEMOLIZIONE DI OPERE ABUSIVE E RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Roma;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della ca…

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