Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1353 del 2021

ECLI:IT:TARCZ:2021:1353SENT

Massima

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La trasformazione di un solaio di copertura in un terrazzo, comportando un incremento del carico urbanistico e modificando gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo edilizio, costituisce un intervento di ristrutturazione edilizia che richiede il preventivo rilascio del permesso di costruire ai sensi dell'art. 10, comma 1, lett. c), del d.P.R. n. 380/2001. Pertanto, in assenza del necessario titolo abilitativo, la realizzazione di tale intervento è da qualificarsi come abusiva, legittimando l'adozione dell'ordinanza di demolizione da parte dell'autorità comunale. Al contrario, la semplice posa di una pavimentazione su un lastrico solare già precedentemente accessibile, senza l'apposizione di ringhiere, parapetti o altre strutture, non integra una trasformazione da lastrico solare a terrazzo, configurandosi come un intervento di manutenzione straordinaria non soggetto al rilascio del permesso di costruire. Inoltre, il riferimento al vincolo culturale apposto successivamente agli interventi edilizi non è idoneo a determinarne l'abusività, atteso che la legittimità delle opere deve essere valutata con riferimento alla disciplina vigente al momento della loro realizzazione. Infine, la valutazione circa la possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecunaaria di cui all'art. 33, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001, in ragione di eventuali impedimenti tecnici, è rimessa alla fase esecutiva del provvedimento, senza che la mancata considerazione di tale aspetto nell'ordinanza di demolizione ne determini l'illegittimità. In ogni caso, l'ordine di demolizione, in quanto strettamente vincolato all'esistenza dell'abuso, non richiede una specifica motivazione circa la sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, né una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile, non potendo ammettersi alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può legittimare.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2021

N. 01353/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00481/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 481 del 2021, proposto da
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catanzaro, via Schipani n. 110;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi per opere abusive n. 208 del 22 dicembre 2…

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