Il diritto di cronaca e di critica politica trova un limite nel divieto di espressioni offensive e spregiative che travalicano la mera rappresentazione di fatti e opinioni, anche quando riferite a contesti sociali e politici esteri. Il reato di diffamazione a mezzo stampa si consuma nel luogo di prima diffusione del messaggio, anche se all'estero, sussistendo la giurisdizione del giudice italiano nei confronti del cittadino autore dell'articolo, salvo che il fatto non integri un delitto politico. La possibilità di rettifica dell'articolo non esclude l'applicazione della sanzione pecuniaria prevista dalla legge sulla stampa, in quanto tale rimedio non è alternativo ma cumulabile con la condanna. La pubblicazione per estratto della sentenza di condanna sui giornali indicati dalle parti civili, a spese del condannato, è disposta dal giudice ai fini della riparazione del danno, a prescindere dalla gratuità o meno di tale adempimento nello Stato estero in cui il giornale è pubblicato.