Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38645 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38645PEN

Massima

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Il possesso di beni provenienti da furto, unitamente ad altri elementi indiziari quali la compatibilità della localizzazione del telefono cellulare dell'imputato con i luoghi e gli orari dei furti, l'identità delle impronte lasciate sulla scena del crimine con quelle dell'imputato e la similitudine del modus operandi, costituiscono gravi indizi di colpevolezza idonei a fondare la condanna per il reato di furto aggravato, anche in assenza di una confessione o di prove dirette. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova e nella determinazione della pena, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non essendo consentito al giudice di legittimità una rinnovata valutazione degli elementi probatori. La richiesta di giudizio abbreviato da parte dell'imputato comporta la sanatoria delle eventuali nullità relative o a regime intermedio verificatesi in precedenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo Sebastian - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. Au. , n. (OMESSO);

2) BO. Da. , n. ad (OMESSO);

avverso la sentenza del 9/7/2008 della Corte di Appello di Roma;

- udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IZZO Fausto;

- sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. Mario Iannelli, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- sentito l'Avv. MERCURELLI Massimo, difensore del Ga. , che ha concluso per l'accog…

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